I cibi con farine a base di insetti possono causare allergie?

di Elena Meli

Allarme degli allergologi: a rischio 800 mila persone, perché chi è allergico a crostacei, molluschi o acari della polveri potrebbe avere reazioni mangiando prodotti con farine di grilli e altri insetti

 I cibi con farine a base di insetti possono causare allergie?

(Getty Images)

Uno è ingrediente di piatti prelibati, l’altro si sta affacciando solo adesso sulle nostre tavole, ma bisogna ammettere che un gamberetto o un grillo non sono animali poi così differenti nell’aspetto. Non lo sono neppure per svariate proteine che contengono: per questo dopo il via libera della Conferenza Stato-Regioni all’intesa per la vendita in Italia di prodotti a base di grilli, larve, locuste la Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (SIAAIC) richiama alla cautela, sottolineando che 800mila italiani allergici ai crostacei possono essere ad alto rischio di reazioni, mangiando prodotti derivati dagli insetti.

Similitudini

In Cina, Stati Uniti e anche in Europa sono già stati registrati casi di reazioni allergiche a prodotti come la farina di grilli, con disturbi dalla semplice orticaria allo shock anafilattico; Mario Di Gioacchino, presidente SIAAIC, specifica che «nella maggior parte dei casi i pazienti avevano un’allergia nota ai crostacei e dopo aver ingerito farine di grillo hanno avuto una reazione. Sia nei crostacei che nei grilli sono infatti presenti molecole simili, che quindi giustificano una reazione crociata tra i due alimenti. Anche molluschi, insetti, acari della polvere, cavallette, vermi della farina, granchi, scarafaggi, moscerini della frutta sono artropodi come crostacei e grilli, condividono perciò molte proteine; quelle individuate più spesso come causa di reazione crociata sono la tropomiosina e l'arginina chinasi, più raramente l'esamerina 1B e le catene leggere e pesanti della miosina. Si ipotizza peraltro la possibile presenza di proteine cross-reattive non ancora individuate, e in generale si suppone una reattività crociata tra questi alimenti attorno al 90 per cento».

L’importanza delle etichette

Chi è allergico a crostacei, molluschi o acari della polvere deve perciò fare particolare attenzione con i nuovi alimenti a base di insetti; anche le istituzioni hanno sottolineato l’importanza di fornire tutte le informazioni necessarie in etichetta, segnalando la presenza di derivati di insetti anche in eventuali tracce così da tutelare gli allergici, oltre che i due italiani su tre ancora ben poco convinti di mangiare larve e grilli. Peraltro, come sottolinea Di Gioacchino, «il rischio di anafilassi dopo l'ingestione di farine di artropodi, in particolare grilli, in chi è allergico ai crostacei o agli acari non è di dominio comune, perciò i pazienti non sono consapevoli della necessità di evitare il consumo di insetti. Poiché questi sono sempre più promossi come fonte di proteine in tutto il mondo, i medici dovranno educare i pazienti su questo rischio e le agenzie di regolamentazione dovranno considerare l’esigenza di un’etichettatura precauzionale pertinente, in modo da favorire un consumo consapevole e senza rischi».

25 marzo 2023 (modifica il 25 marzo 2023 | 14:11)