Scuola

Proroga organico Covid Ata e docenti: emendamento per arrivare a fine anno scolastico

Continua a tenere banco il tema della proroga dei contratti Covid fino al termine delle lezioni. In attesa che vengano prorogati tutti i contratti dell’organico Covid fino a fine marzo, si attende dal Decreto Milleproroghe la novità inerente la proroga fino a fine anno scolastico dei contratti stessi, come promesso dal Governo. L’idea è stata proprio questa sin dal primo momento: prorogare momentaneamente per tutti il contratto fino a fine marzo, per poi rinviare il rinnovo fino al termine dell’anno scolastico non appena possibile.

Proroga ‘non appena possibile’

E quel non appena possibile potrebbe proprio coincidere con il Decreto Milleproroghe, primo provvedimento utile per mantenere la promessa proroga dei contratti Covid. Altrimenti la scadenza del 31 marzo 2022 rischia di incombere sui lavoratori e sulle suole.

In questo senso l’emendamento sottoscritto dal sindacato Anief va in questo senso:

ART. 5

(Proroga di termini in materia di istruzione)

Si aggiunge in fine il comma

Al primo periodo del comma 326 dell’articolo 1 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 le parole “può essere prorogato” sono sostituite con “è prorogato”, conseguentemente al secondo periodo le parole “400 milioni” sono sostituite con “800 milioni”.

Motivazione

E’ essenziale garantire fino al termine dell’a.s. 2021/2022 la proroga di tutti i posti docenti e ATA legati all’emergenza sanitaria in corso. La modifica fa seguito alle numerose segnalazioni ricevute dai Dirigenti Scolastici e consentirebbe di raggiungere 40 mila unità di personale docente e 15.600 di personale ATA, comunque, inferiori peraltro agli 80 mila autorizzati l’anno precedente quando i numeri del contagio erano più piccoli e di valutare l’opzione in caso di numeri incontrollati di contagio di ritornare alla didattica al 50/70%.

Nel frattempo va segnalato che la proroga dei contratti Covid, anche fino a fine marzo, non è stata contraddistinta da particolare celerità da parte delle scuole, che per incertezze regolamentari e mancanza di fondi stanno in alcuni casi temporeggiando, nonostante le attività scolastiche siano ripesa praticamente in tutta Italia e l’emergenza legata alla pandemia persista.