Economia

Obbligo vaccinale, TAR respinge la sospensione. Appello di Anief in Consiglio di Stato

14 gennaio 2022 - 11.02
(Teleborsa) - "Abbiamo deciso di continuare con questa battaglia contro l'obbligo vaccinale in Consiglio di Stato perché non riteniamo condivisibili le motivazione del TAR Lazio". E' quanto afferma in un'intervista Marcello Pacifico, Presidente del sindacato della scuola Anief.

"In primo luogo - spiega - ci sono ragioni che non riguardano il punto di diritto, quando si parla ad esempio della legittimità dell'azione di governo solo perché una scelta politica vuole riaprire le scuole. Delle scelte politiche ne rispondono i politici durante le elezioni, ma in punto di diritto bisogna capire se tali scelte siano o legittime no".

"Scendendo nel merito - aggiunge il sindacalista - si afferma in quell'ordinanza che chi è sospeso dalla scuola può fare altri lavori. Ma questo non è vero perché dal 15 febbraio al 15 giugno nessuno potrà lavorare più in questo Paese se non ha la vaccinazione. Poi si può affermare anche che è falsa l'affermazione che le scuole sono sicure, perché è in contrasto con quanto affermano i presidi, i sindaci ed i presidenti di regione e, nonostante questo, si chiudono gli occhi".

"Noi vogliamo che le scuole siano aperte, che si facciano lezioni in presenza, ma in sicurezza per gli studenti, per le loro famiglie e per il personale. Questo è quello che deve fare il sindacato", ribadisce Pacifico, aggiungendo che è falsa anche l'affermazione che chi ha fatto ricorso potrebbe non vaccinarsi, purché abbia un certificato dal medico.

"Le questioni sono tante - conclude il Presidente di Anief - ma quella principale è se, dinanzi al TAR, norme unitarie come il principio di non discriminazione possano essere invalidate dai principi costituzionali sulla tutela della salute e sulla solidarietà. Qui si va ad affermare che l'Italia non appartiene più all'Europa, si va a sovvertire l'ordine gerarchico delle fonti. Noi siamo più che convinti che il Consiglio di Stato dovrà annullare questa ordinanza e faremo appello, in attesa di una nuova sentenza della Corte di Giustizia. Invitiamo tutti quanti, anche quelli che saranno sospesi, ad aderire a questi ricorsi per continuare questa battaglia in punto di diritto".
Servizio a cura di Teleborsa

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