Elettra Gullè
Cronaca

Scuola: a Firenze alta adesione allo sciopero del 10 dicembre

Tanti i plessi chiusi per mancanza di personale scolastico. Molti i prof che hanno incrociato le braccia: "Abbiamo gli stipendi più bassi d'Europa". Tra i motivi della protesta, anche l'obbligo vaccinale dal 15 di questo mese

Sciopero della scuola (Newpress)

Sciopero della scuola (Newpress)

Firenze, 10 dicembre 2021 - Interi plessi chiusi, tantissimi studenti a spasso. Sta registrando un’alta adesione lo sciopero proclamato da Flc Cgil, Uil Scuola, Gilda e Snals. Partecipano anche Cobas, Fisi ed Anief. Una delegazione della Cgil è a Roma, dove è in corso il corteo.

La scuola è scesa in piazza contro “l’immobilismo” del governo in materia di istruzione. Tra le motivazioni della protesta ci sono il rinnovo del contratto, «l'impoverimento costante» di cui è «vittima» la categoria. Di qui, la richiesta di un «giusto» riconoscimento economico. A far saltare i nervi è stata la legge di Bilancio.

“Per chi lavora nella scuola sono previste briciole”, protestano i sindacati. Che aggiungono: “I fondi del Pnrr riguardano principalmente l’edilizia scolastica e non i docenti, per i quali l’aumento medio di stipendio pari a 87 euro è del tutto insufficiente”. Ma i motivi sono anche altri. Si va dalla richiesta della proroga dell’organico Covid dopo dicembre, ai concorsi e alle classi pollaio. Tra le motivazioni di Anief c’è anche la protesta contro l’obbligo vaccinale, a partire dal 15 dicembre per tutto il personale scolastico.

Adesione pressoché totale al comprensivo Vespucci. “Solo il 20% non ha aderito”, spiega la preside Francesca Cantarella. Anche al comprensivo Beato Angelico diverse classi non sono entrate. Diverso il caso della Barsanti. “Da me è tutto aperto - fa sapere il dirigente, Marco Menicatti -. Spiace un po’ che la sensazione sia quella che lo sciopero sia più legato al discorso dell’obbligo vaccinale che non ad una reale volontà di risolvere i problemi della scuola”. Insomma, “forse si tende più a cavalcare un’onda emotiva”. Qualche docente ha incrociato le braccia anche al liceo classico Galileo. Al Cellini, sede principale chiusa per mancanza collaboratori scolastici, mentre resta aperta la succursale alle Cure.

“E’ un fatto che abbiamo gli stipendi più bassi d’Europa - si sfoga via social un docente - Siamo stati considerati al pari della sanità e forze dell'ordine un baluardo della democrazia, ma quando si tratta di contratto e aumenti siamo l'ultima ruota del carro. Per questo oggi sciopero”.

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