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Scuola, annunciato sciopero generale per il 10 dicembre: chi aderirà e quali sono le motivazioni

Pubblicato: 02/12/2021 15:18

In data 10 dicembre è stato proclamato uno sciopero del comparto scuola tramite una nota del Ministero dell’Istruzione, diffusa lunedì 1 dicembre 2021.  Ecco quali sono le sigle che aderiranno allo sciopero e quali sono le motivazioni alla base.

Quali sono le sigle che aderiranno allo sciopero della scuola il 10 dicembre

Lo sciopero che interesserà il comparto scuola venerdì 10 dicembre è stato annunciato. Le sigle che prenderanno parte allo sciopero sono numerose: Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Federazione Gilda Unams hanno annunciato la loro partecipazione con una nota congiunta del 24 novembre e coinvolgeranno tutto il personale docente, ata ed educativo; anche Flc Cgil, Uil Scuola Rua e Snals Confsal hanno confermato l’adesione in una nota congiunta del 24 novembre, coinvolgendo il personale Dirigente Scolastico.

Il 24 novembre si è unita anche AND con una nota, con tutto il personale docente ed educativo. Anief prenderà parte allo sciopero con il personale docente, ata ed educativo a tempo indeterminato e determinato; Cobas, Comitati di base della scuola, tramite nota del 26 novembre ha aderito allo sciopero per il personale docente, educativo ed ata delle scuole di ogni ordine e grado. Cub Sur coinvolgerà personale docente, ata, educatore e dirigente, a tempo determinato, indeterminato e con contratto atipico e Fisi tutto il comparto istruzione e ricerca nel settore scuola. Infine Sisa, Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente, in una nota del 29 novembre ha annunciato l’adesione di personale docente, dirigente ed ata, di ruolo e precario.

Scuola, sciopero del 10 dicembre: quali sono le motivazioni

Tra le motivazioni dello sciopero c’è il “mancato” rilancio della scuola, come lo definisce Anief. Secondo le sigle aderenti, infatti, lo schema della Legge di Bilancio 2022 e dalla Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanze 2021 “disattendono totalmente il ‘Patto per la Scuola al centro del Paese’, sottoscritto lo scorso maggio dal ministro dell’istruzione e dalle Confederazioni sindacali, relativo alla necessità di adottare interventi urgenti, strutturali e organici per rilanciare il sistema nazionale di istruzione”, come si legge sul sito di Anief. Si sciopera anche per l’obbligo di possesso ed esibizione dal 1° settembre 2021 del Green Pass e per l’introduzione dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico a partire dal 15 dicembre. In particolare, si contesta la conseguente sospensione dal servizio e della retribuzione per il personale che non lo osservi.

Dalla Flc Cgil vi è inoltre la richiesta di riconoscere l’importanza del ruolo della scuola e di non considerarla “una spesa da contenere”, come si legge sul loro sito. Si richiede anche di non tagliare ulteriormente i fondi, evidenziando come “proprio in questa legge di bilancio, le risorse dedicate alla scuola sono risibili sia in termini assoluti, che in termini relativi, cioè rispetto ad altri settori anche pubblici”. Tra le motivazioni dello sciopero figura anche la mancata trasformazione dell’organico aggiuntivo Covid del personale docente e ATA in organico di diritto. In particolare, il mancato rifinanziamento dell’organico Covid potrebbe provocare l’interruzione dei contratti per il personale ATA in data 30 dicembre 2021.