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«Troppi accorpamenti» tre idee per salvare la scuola

«Troppi accorpamenti» tre idee per salvare la scuola

ORISTANO. C’è un modo per superare i tanti problemi che ha il mondo della scuola nell’Oristanese. La Conferenza provinciale scolastica, che si è svolta martedì nell’aula consiliare della Provincia,...

26 novembre 2021
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ORISTANO. C’è un modo per superare i tanti problemi che ha il mondo della scuola nell’Oristanese. La Conferenza provinciale scolastica, che si è svolta martedì nell’aula consiliare della Provincia, ha anche indicato alcune contromisure che l’assessorato regionale alla Pubblica istruzione potrebbe prendere nell’ambito del Piano provinciale di dimensionamento scolastico 2022–2023. Alla conferenza hanno partecipato l’amministratore straordinario della Provincia, Massimo Torrente, e la dirigente del settore Affari generali, Anna Paola Iacuzzi, la dirigente del ministero, Elisa Serra, e i rappresentanti dei Comuni di Tramatza, Abbasanta, Soddì, Boroneddu, Norbello, Ales, Milis, Sedilo, Aidomaggiore, Tadasuni e delle Unioni dei Comuni del Montiferru Alto Campidano e del Guilcer. Accanto a loro, hanno partecipato ai lavori anche diversi dirigenti scolastici e i rappresentanti sindacali di Anief e Slasl Confsal.

Che la situazione non sia rosea è un dato di fatto testimoniato dai continui accorpamenti delle scuole, che accentuano il già grave fenomeno di spopolamento dei piccoli centri. È per questo che la Conferenza ha ribadito la necessità di adottare nuovi criteri per il dimensionamento scolastico. Le idee non mancano e con esse le proposte di modifica del piano di dimensionamento. La prima, presentata dall’Unione dei Comuni del Guilcer, dal Comune di Paulilatino e dall’Istituto comprensivo di Ghilarza e sostenuta anche da un’importante raccolta firme nel territorio, prevede la riorganizzazione delle autonomie scolastiche del Guilcier, con la creazione di un Istituto globale o, in subordine la rivalutazione dei parametri vigenti per il mantenimento delle autonomie da 600 a 500 e da 400 a 300 per i comuni montani e le piccole isole, tenendo conto del fenomeno dello spopolamento e del basso indice di natalità.

La seconda proposta porta il marchio dell’Istituto di istruzione superiore Pischedda di Bosa, scuola già riconosciuta come Cambridge International School, e prevede l’attivazione del liceo linguistico. Il nuovo indirizzo risponderebbe infatti ai bisogni del territorio e rappresenterebbe un’importante opportunità formativa. La terza prevede la richiesta nuove sedi punti di erogazione del servizio di istruzione per adulti agli istituti comprensivi di Ghilarza e di Bosa e alla sede di Oristano dell’istituto superiore Don Deodato Meloni, per dare risposte ai diversi bisogni formativi espressi dal territorio volti all’inclusione degli stranieri, all’accrescimento delle competenze e al recupero formativo di quelle persone che hanno abbandonato gli studi. (e.carta)

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