Scuola, Pacifico (Anief): “Personale discriminato, tutelarne diritti fondamentali”

“Con questa iniziativa si intende sensibilizzare il Parlamento europeo in un dibattito che, per quel che attiene alla scuola, riguarda la tutela dei diritti fondamentali del personale scolastico italiano, che purtroppo ha il più alto tasso di precarietà al mondo e che viene discriminato nella ricerca del lavoro”. Lo ha detto ad Adnkronos/Labitalia Marcello Pacifico, presidente Anief e dell’Accademia Europa Cesi, a margine del convegno nazionale organizzato da Anief e Cisal ‘La scuola italiana e il pilastro europeo dei diritti sociali’, e tenutosi a Roma, con al centro il progetto ‘Pulser’ della Cesi Europe Academy  

Nel corso dell’appuntamento sono state toccate le problematiche del personale scolastico, delle pari opportunità, del sostegno attivo all’occupazione e del precariato. 

Pacifico ha anche sottolineato che “l’accoglimento del nostro ricorso da parte del Comitato europeo dei diritti sociali ha un significato enorme: l’Europa ci chiede di assumere 70mila precari entro un anno e solo ripristinando il doppio canale di reclutamento potremo riuscirci”.  

“Per attivare veramente la contrattazione, bisogna mettere le risorse per adeguare gli stipendi all’inflazione, per potere trattare allo stesso modo il personale precario come quello di ruolo, per riconoscere alcune indennità semplici come quella di rischio biologico per chi si ammala a scuola al tempo del Covid”.  

“Noi vogliamo rinnovare il contratto, vogliamo che gli stipendi si allineano all’inflazione, però vogliamo che i lavoratori possano operare in modo dignitoso rispetto alle altre professioni. Noi siamo disponibili al confronto. Adesso si apre nuova campagna per l’elezione delle Rsu nelle scuola, candidatevi nelle liste Anief, chiediamo sostegno per una scuola sicura e giusta”. 

Nella legge di bilancio “ci stupisce e l’abbiamo ricordato nell’incontro con il ministro Bianchi, l’assenza – ha continuato – di alcun accenno a una fase transitoria di gestione del precariato nella scuola. Quest’anno abbiamo toccato di nuovo un record nonostante le immissioni in ruolo fatte l’anno scorso. Il record di precari nasce dal fatto che le graduatorie per chiamare i supplenti non sono utilizzate per l’immissione in ruolo. Fino a quando non verrà ripristinato un doppio canale di reclutamento, come Anief chiede, e fino a quando non verranno autorizzate le assunzioni su tutti i posti vacanti, continueremo ad avere precari”.  

“E poi manca di fatto l’attenzione -ha proseguito Pacifico- sul personale Ata, che sembra non esistere. Non esistono rispetto al salario accessorio, alla mobilità, e ad altro”. E poi Pacifico ha ricordato che “manca l’accenno alla questione pensionistica per il personale della scuola. Per non parlare della sicurezza che non c’è con le classi in quarantena e la Dad perchè non abbiamo dimezzato il numero di alunni per classe, senza quindi la spaziatura tale da permettere la sicurezza per alunni e docenti”, ha concluso. 

(Adnkronos)