Scuola

Aumento stipendio docenti: chiesti almeno 200€ netti in più al mese

Il rinnovo contratto scuola 2021, così come si sta delineando nelle intenzioni e nelle disponibilità del Governo, non soddisfano ne i sindacati nei i diretti interessati. E così, dopo la notizia che l’aumento mensile in busta paga da gennaio 2022 in virtù delle decisioni e delle disponibilità del Governo, non supererà, nella migliore delle ipotesi, si aggirerà intorno ai 100€ lordi, già quasi 10 mila persone hanno firmato una petizione lanciata dal gruppo Facebook ‘Professione insegnante’. La richiesta è di un aumento di stipendio per il personale docente di almeno 200 euro.

Aumento di almeno 200€ netti al mese

Questa la petizione: “Il contratto è scaduto da ben 3 anni. Nel marzo 2018 i sindacati firmarono un aumento vergognoso che non superò gli 85 euro lordi mensili, dopo ben 9 anni di vacanza contrattuale. In 12 anni gli insegnanti hanno perso circa il 16% di potere di acquisto. Una riduzione che ha cambiato profondamente l’appeal dello status di lavoratore della conoscenza.

Secondo i dati OCSE, le retribuzioni degli insegnanti italiani sono tra le più basse in UE, molto dietro rispetto a quelle dei colleghi di Germania, Gran Bretagna, Francia e Spagna.

In questo periodo di pandemia gli insegnanti hanno dato il meglio di sé non risparmiandosi sotto ogni profilo, contribuendo a tenere aperti i canali dell’istruzione in ogni forma, anche con proprie risorse personali.

Noi insegnanti italiani chiediamo un adeguamento dello stipendio di almeno 200 euro netti mensili ad invarianza degli oneri contrattuali, per recuperare il potere di acquisto fermo, ormai, al 2009. E questo a fronte di un aggravio notevole degli oneri burocratici della propria professione, che determina situazioni di stress tali da far considerare, in alcuni casi, la nostra professione quale usurante“.

Richieste dei sindacati lontane

La faccenda non è di semplice risoluzione. Le disponibilità in base alla Legge di Bilancio parlano di 3,7 miliardi che dovrebbero assicurare un incremento lordo di 107 euro. Ma è necessario detrarre i fondi per pagare l’indennità di vacanza contrattuale, che ammontano a qualcosa come 500 milioni. Ciò significa che si scende fino a 87-90 euro lordi, comprensivi dell’elemento perequativo di 11,50 euro.

Nella migliore delle ipotesi, il governo Draghi potrebbe fare uno sforzo per arrivare a un aumento a tre cifre, quantomeno simbolico, di 104 euro. Quelli che chiede il Ministero dell’Istruzione. Un aumento che in ogni caso non soddisfa i sindacati. Anief, ad esempio, reputa necessario un aumento di almeno 300€ al mese per docente. Cifra che valutando la situazione attuale, sembra utopistica. In questo senso la riforma dell’Irpef e il taglio del cuneo fiscale potrebbe portare ad un incremento per tutti fino a 100 euro.