E' a rischio DAD circa 1 milione e mezzo di studenti con le nuove regole sui contagi e sulle quarantene. E' quanto afferma
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato
Anief, citando le anticipazioni in merito alle decisioni assunte dal governo, dal Ministro dell'istruzione e dal Comitato tecnico scientifico.
"Appena scoppia un caso in una classe - riassume il sindacalista - i tamponi devono essere fatti a tutti. Nel caso in cui dovesse risultare positivo uno di quelli entrati in contatto con il primo contagiato, andrebbero a fare didattica a distanza soltanto gli alunni non vaccinati, mentre continuerebbero a fare lezione in classe i vaccinati".
"A questo punto, come sindacato, non possiamo che
denunciare questa palese violazione, non solo del diritto allo studio, ma dei
principi basilari della nostra Costituzione: il principio di uguaglianza, la parità di trattamento fra i cittadini. La scuola - ribadisce Pacifico - dovrebbe essere la palestra, se non il tempio, della democrazia, e il luogo dove noi insegniamo queste regole democratiche".
"Se si deve fare
didattica in presenza, il governo deve cercare di farla
in sicurezza, che non significa estendere l'obbligo del Green Pass agli studenti", sottolinea il Presidente dell'Anief, denunciando che in Italia si sta cercando di
"estendere surrettiziamente questo obbligo anche agli studenti, oltre che al personale scolastico, impedendo agli studenti non vaccinati di frequentare le lezioni in presenza per evitare la quarantena".
"Questo è
sbagliato e diseducativo - conclude Pacifico - noi continueremo a fare ques
ta battaglia di principio sulla libertà vaccinale e soprattutto sulla necessità che lo Stato acconsenta ad avere
aule più grandi, organici rivisti e meno alunni per classe, che permettano con i dispositivi di sicurezza e con le regole del distanziamento sociale di fare lezione in presenza in sicurezza".