18 settembre 2021 - 07:32

Green pass, nidi e scuole dell’infanzia: i controlli affidati alla Multiservizi

La decisione del Comune dopo giorni di caos e numerose segnalazioni di genitori lasciati fuori dai cancelli. In città altre tre classi in quarantena

di Diana Romersi

Green pass, nidi e scuole dell'infanzia:  i controlli affidati alla Multiservizi
shadow

A verificare il green pass nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali ci penserà il personale ausiliario. Lo ha deciso il Campidoglio dopo le numerose segnalazioni di genitori lasciati fuori dai cancelli, nonostante in possesso del certificato verde. Dal Comune provano a difendersi: «L’esigenza è dovuta alla necessità di estendere il controllo non solo, come inizialmente previsto dalla normativa, al personale educativo e scolastico impiegato nei servizi, per il quale era stata già definita una procedura di verifica, ma nei confronti di tutti coloro che accedono a vario titolo alle strutture, compresi i genitori». Il controllo è stato dunque delegato «alla società già affidataria dei servizi di pulizia e ausiliari (Multiservizi, ndr), alla quale sono in corso di trasferimento, da parte dei Municipi, gli smartphone dotati di specifica app che l’amministrazione aveva già messo a disposizione di ogni singolo nido e scuola dell’infanzia capitolina».

Intanto, aumentano i casi di studenti positivi al Covid nelle scuole del Lazio. A San Vito Romano, nell’istituto comprensivo Giuseppe Garibaldi Gennazzaro, una classe media è in quarantena. Nella Capitale sono in isolamento domiciliare altre due classi: una della scuola «sentinella» Piazza Filattiera in zona Vigne Nuove, l’altra dell’istituto comprensivo Nando Martellini a Casale Lumbroso. In quarantena preventiva, in attesa della conferma di un test molecolare, anche una quinta della scuola elementare Giuseppe Tomassetti di via Cassia.

Per Anief, l’Associazione nazionale insegnanti e formatori, «il problema rimane il distanziamento impossibile da rispettare», spiega il presidente Marcello Pacifico. Perché, precisa, «il numero degli alunni per classe non rispetta le norme anti-Covid per gli spazi chiusi. Abbiamo alunni under 12, quindi non vaccinati, in classi dove non è possibile mantenere le distanze».

Il ritorno degli studenti in Dad preoccupa anche i dirigenti scolastici. «È necessario trovare un altro sistema per le quarantene», è l’appello di Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione presidi del Lazio e dirigente del liceo Newton di viale Manzoni. Proprio il suo istituto ha registrato due classi in quarantena in soli tre giorni. Insieme agli studenti sono stati posti in isolamento anche tre professori che proseguiranno con la didattica a distanza anche con le classi non coinvolte dalla misura. «Le lezioni si svolgeranno a scuola ma con il docente da remoto – spiega Costarelli –. Tuttavia, domani alcune classi entreranno più tardi e usciranno prima perché non abbiamo personale per la sorveglianza».

Ecco perché la presidente di Anp Lazio si dichiara favorevole alla proposta dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato di mettere in quarantena solo i contatti stretti degli alunni positivi, come i compagni di banco. Costarelli chiede inoltre di uniformare i giorni di isolamento a prescindere se studenti e docenti siano vaccinati o meno: «Altrimenti così è impossibile organizzare la didattica».

© RIPRODUZIONE

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT