I LAVORATORI DEVONO PAGARE PER ANDARE A LAVORO

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Esclusi gli studenti, per ora. Mentre la sicurezza continua a non essere garantita, il Paese ha cambiato volto, grande vittoria dei sindacati.

Tralasciando la salute, che non interessa più a nessuno, il punto è la sopravvivenza delle famiglie, tutte. Almeno 200 euro al mese andranno in tamponi, con una media di 3 a settimana a persona. Una famiglia composta da 4 elementi dovrà trovare un’entrata extra di almeno 1000 euro per vivere.

L’alternativa, per ora, è il vaccino. Per ora in quanto, se è vero che anche da vaccinati si può contagiare ed essere contagiati – “Il certificato verde non rappresenta una misura di sicurezza per il datore di lavoro” (3 settembre Associazione Nazionale Medici Aziendali) a meno che non derivi dal tampone”,  prima o poi la richiesta di tampone negativo per accedere in ogni dove si dovrebbe estendere a tutta la popolazione. Questione di tempo.  E a proposito di tempo, la validità del green pass ha una scadenza quando è ottenuto tramite vaccinazione, si ipotizza dunque che le persone interessate dovranno rinnovare la dose (terza, quarta, quinta e così via) oppure entrare a far parte del “club dei diversi”, al pari dei non vaccinati controllo dello stato di salute ogni 48 ore. Stessa cosa per i guariti da Covid anche se con tempistiche differenti.

Questo il vortice green pass, per chi lo rifiuta, per chi lo ha invocato. Tutti clienti delle case farmaceutiche. Tranne per i parlamentari, tutti i lavoratori dovranno pagare per entrare nel posto di lavoro,organizzata una manifestazione a carattere nazionale a Roma, in piazza San Giovanni per il giorno 25 settembre.

Intanto le falle nel sistema cominciano ad emergere, come a scuola dove Anief, per docenti e Ata è dovuto intervenire dopo l’allontanamento di 2 lavoratori, il loro green pass è scaduto mentre erano ancora in servizio. (No caccia alle streghe – Orizzontescuola.it)
Per eseguire un tampone è necessario l’appuntamento, e l’orario non sempre si può scegliere. Un problema tralasciato dal governo, libera interpretazione per chi è delegato al controllo? Infine, in tema di controllo i medici aziendali hanno fatto sapere, tramite l’associazione di categoria (Anma) di non poter essere coinvolti nei controlli: sostengono infatti che nel caso in il lavoratore non in possesso di green pass, dichiarato non idoneo, ricorresse al ricorso, verrebbe accolto. Chi paga? (Il Giornale.it)
Questa strategia è un vanto da aggiungere alla pizza, al vino, al Colosseo. Orgoglio Italiano