No green pass, deleghe al volo all’asilo E i trasporti superano l’esame

Viaggio sui mezzi e nelle scuole alle prese con i controlli. Primo sciopero e prima protesta degli studenti

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di Simona Ballatore

e Marianna Vazzana

La piattaforma per il controllo del green pass che ha fatto il suo debutto “la notte prima dell’esame“, ovvero prima del ritorno di massa degli studenti, ha funzionato. "L’ho testata alle 7.45 ed è stata un orologio svizzero. È semplicissima, in due o tre minuti abbiamo fatto tutti i nostri controlli", sorride il preside del liceo Volta, Domenico Squillace: gli unici cartellini rossi indicavano chi era in aspettativa o in malattia. Qualche intoppo in alcune scuole, come al classico Tito Livio e al comprensivo Trilussa: "Ci sono state alcune anomalie, pochi casi ma scattava il rosso nonostante la vaccinazione completata da mesi o l’esenzione certificata – spiega il dirigente scolastico Giorgio Galanti –. Non dovrei entrare nel merito dei documenti, ma li ho visionati e ho fatto entrare il personale perché era in regola". Il liceo più grande di Milano, il Virgilio, promuove la piattaforma: "Alle 7.30 mi segnalava nove persone – dice Roberto Garroni –, sei non sono in servizio per maternità o aspettative, due non erano in turno, uno era in sciopero". Perché il primo sciopero è stato indetto al suono della prima campanella dall’Anief. Primo giorno, prime proteste col blitz dell’Unione degli Studenti in Prefettura: "Nuovo anno stessi problemi", il titolo. "Siamo rientrati a scuola, ma senza la sicurezza necessaria per rientrare al 100% in presenza – sottolinea Cecilia Laffranchi del liceo Manzoni –, vogliamo un ripensamento della scuola pubblica che parta dai trasporti all’edilizia, al costo della scuola".

Ma a scaldare qualche animo è stato l’obbligo della “carta verde“ esteso ai genitori che devono accedere nelle materne e nei nidi per accompagnare i più piccoli. Anche per lo scarso preavviso. C’è chi, in via Narcisi, ha chiamato la polizia che ha fatto da mediatrice tra parenti e direzione scolastica. Alla Bottego sono rimasti “fuori“ due bambini e non sono mancate discussioni: un bimbo è tornato a casa, un altro è stato riaccompagnato dopo dall’altro genitore che aveva il green pass. Nella maggior parte dei casi sono state firmate “deleghe al volo“, i moduli sono stati predisposti alle porte delle strutture. "Nessun bambino verrà respinto – ha ribadito l’assessore all’Istruzione del Comune di Milano, Laura Galimberti –. Ci sono stati alcuni casi in cui i genitori non erano in possesso del green pass, ma hanno potuto fare la delega ad altri genitori. Mediamente l’ingresso è stato ordinato".

Nel primo giorno di scuola, anche il trasporto pubblico locale è sotto esame. Gruppi di ragazzi scendono le scale del metrò con gli zaini in spalla. Altri, solitari, escono dai tornelli e si incamminano verso le scuole. Alle 7.30 l’ingresso della metropolitana Affori FN è un punto d’approdo o di partenza gettonatissimo, come tutte le fermate dei mezzi pubblici in ogni quartiere. In banchina e sul treno c’è una piccola folla ma non si notano assembramenti. Così come al "cambio" di linea in stazione Centrale, sulla verde. Liberi anche alcuni posti a sedere, subito occupati da bambini accompagnati dalle mamme. Il servizio, fanno sapere da Atm, è stato regolare su tutta la rete e non si sono registrate criticità. Rispetto al lunedì della settimana precedente (6 settembre) il numero di passeggeri è cresciuto del 22%, mentre confrontandolo con quello del primo giorno di scuola dello scorso anno (14 settembre 2020) l’incremento è del 19%. In tarda serata si stimava di raggiungere gli 800mila passeggeri giornalieri solo nelle linee metropolitane, il 65% rispetto al periodo pre Covid, quando la quota era a un milione e 200mila persone. Le corse in metrò ammontano a 2.400 mentre 25mila è il totale dei mezzi di superficie. Rispettato, precisano sempre dall’azienda, il limite di capienza del trasporto pubblico locale all’80% (in base ai dati della prima parte della giornata, peraltro, i tornelli non sono mai stati chiusi per limite di capienza raggiunto).

Messe in pratica le indicazioni previste nel "Patto Milano per la scuola": secondo la programmazione oraria delle lezioni delle scuole secondarie di secondo grado, il 70% degli studenti entra in classe entro le 8 e il restante 30% dopo le 9.30. Assembramenti evitati anche grazie al potenziamento dei mezzi del 15% (200 in più, di cui 120 navette per 32 istituti maggiormente frequentati, a Milano e nell’hinterland).