Scuola

Precari scuola: doppio canale di reclutamento da prima e seconda fascia GPS

L’impegno del Governo nel sollecitare le immissioni in ruolo in tempo per il nuovo anno scolastico è evidente, ma è altrettanto evidente che ancora molto c’è da fare, soprattutto dal punto di vista della lotta al precariato che ancora attanaglia la scuola rendendola malata cronica di supplentite. Gli interventi del Governo in merito hanno consentito l’immissione in ruolo di 12 mila insegnanti su posti curricolari in più, a fronte di 60 mila cattedre autorizzate non assegnate in ruolo. Troppo poche rispetto alle esigenze delle scuole italiane. Non solo: si è assistito anche a sole 14 mila assunzioni su posti di sostegno a fronte di 80 mila posti assegnati ancora una volta in deroga.

Proposta per ottenere un doppio risultato

Per questo i sindacati, Anief su tutti, spingono ancora affinchè il Governo prenda in considerazione la proposta da tempo lanciata che consentirebbe da un lato di stabilizzare i precari, e dall’altro di dare agli alunni quella continuità didattica impossibile da ottenere se il docente dietro la cattedra è assente o cambia di continuo.

La proposta già condivisa con le altre sigle sindacali e presentata al tavolo ministeriale è quella di fare in modo che venga istituito un doppio canale di reclutamento da prima e seconda fascia GPS con corsi di abilitazione e di specializzazione riservati e gratuiti per chi ne è sprovvisto.

Ripristinare il doppio canale di reclutamento

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Per questo abbiamo manifestato a giugno con le altre sigle sindacali e abbiamo avviato i ricorsi ad agosto per ampliare la platea dei precari assunti. Le soluzioni unilaterali del Governo assunte nel decreto legge sostegni bis hanno fallito, ora serve ripristinare il doppio canale di reclutamento per i precari e assumere su tutti i posti disponibili, anche su quei 80 mila posti in deroga di sostegno, il 40% dell’organico complessivo. Anche per questo scioperiamo oggi”.

Oggi lo sciopero ha riguardato le regioni di Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, oltre a quelle della Valle d’Aosta e della Provincia di Trento. Sciopero voluto contro la politica sul Green Pass (soprattutto, ma non solo) del Governo. Domani lo sciopero riguarderà la Sardegna, poi mercoledì toccherà a Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana. Giovedì 16 Friuli Venezia Giulia e Sicilia. Puglia e Calabria lunedì 20 settembre.