Il popolo dei no Green pass sciopera il primo giorno

I sindacati Anief e Sisa: "No agli obblighi, ripensare le strategie anti virus. Classi pollaio? Stessa situazione dell’anno scorso, ostacolo a salute e didattica"

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Sciopero nel primo giorno di scuola. Un fatto che non ha precedenti a memoria d’uomo e le adesioni sarebbero importanti. A indire la giornata di sciopero a livello nazionale contro l’obbligo del Green pass e non solo è stato il sindacato Anief. Tra le motivazioni che hanno portato il sindacato a proclamare lo stop delle lezioni e delle attività didattiche c’è il contestato obbligo di Green pass per accedere negli istituti: un obbligo che prevede "inaccettabili sanzioni per il personale che non si adegua e che vede ancora in corso un braccio di ferro sui tamponi gratuiti" scrive l’Anief. Le adesioni riguardano soprattutto gli ordini di scuola minori (la scuola dell’infanzia e la elementare), quelli in cui gli alunni non hanno l’obbligo di vaccinarsi ma il personale sì, ma anche le scuole medie. Mercoledì al suono della campanella non sarà realizzata nessuna manifestazione nelle Marche ma non si escludono disagi per l’avvio dell’anno scolastico. "Con questa mobilitazione vogliamo evidenziare – spiega Rodrigo Verticelli, segretario regionale Anief per le Marche e l’Abruzzo – come la situazione sia invariata rispetto allo scorso anno. Non ci sono stati provvedimenti tesi ad una significativa riduzione del numero di studenti per classe, né soluzioni per le cosiddette classi pollaio. Una riduzione necessaria non solo per il contrasto alla pandemia, ma anche per garantire una didattica di qualità. E anche quest’anno, per garantire il ricircolo dell’aria, si prospetta la sola apertura delle finestre nella maggior parte delle scuole. Anief, ma anche i sindacati Confederali sono in pressing anche sui tamponi gratuiti per il personale scolastico. Non aderiscono allo sciopero le altre sigle se non Sisa che assieme ad Anief chiede al Governo maggiore attenzione sulle misure da intraprendere e una riscrittura complessiva delle regole con cui il settore è gestito, così che non si debba arrivare a strumenti coercitivi come il Green pass per tenere in sicurezza alunni e insegnanti. Eleonora Fontana segretaria generale Flc Cgil di Ancona rimarca come: "Siamo favorevoli al vaccino e riteniamo che sia lo strumento fondamentale: eravamo più propensi all’introduzione dell’obbligo vaccinale che all’introduzione del meccanismo sanzionatorio del Green pass. I dati della regione Marche sono in linea con quelli nazionali, non mancano gli insegnanti e il personale non vaccinato e quindi obbligato a ricorrere ai tamponi ogni 48 ore per poter accedere a scuola. Per questo il protocollo siglato da Cgil, Cisl e Uil caldeggiava l’introduzione dei tamponi gratuiti".

Sara Ferreri