Rientro in classe 2021: i nodi della scuola che riparte, scontro tra i presidi e Bianchi

di Gianna Fregonara

Pronta la piattaforma per monitorare i certificati verdi dei docenti. L’allarme dei dirigenti scolastici: rischiamo il caos assembramenti

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È tutto pronto per la piattaforma che permetterà ai presidi di controllare il green pass dei professori e del personale scolastico in modo automatico. Il Dpcm che li autorizza ad usare la nuova piattaforma è in Gazzetta ufficiale. Da lunedì, entrando nel loro profilo nel sistema Sidi troveranno anche il «bottone» che permette di segnalare l’assenza (che sarà ingiustificata) per mancanza del green pass . La Sogei, che ha preparato la piattaforma, ha finito i collaudi. I presidi non potranno provarla in anticipo, si accontenteranno delle slide esplicative inviate dal ministero. «A questo punto non resta che aspettare e vedere», si lascia scappare incrociando le dita uno dei dirigenti del ministero.

Lo scontro Bianchi-Giannelli

Alla vigilia del rientro in classe della maggior parte degli studenti italiani - lunedì 13 - la tensione con il sindacato dei presidi resta sempre alta. Bianchi risponde al presidente dell’Anp Antonello Giannelli dubbioso sull’estensione del green pass anche ai genitori che accompagnano i figli piccoli e che è necessario anche se si sosta negli spazi comuni delle scuole oltre il portone di ingresso. «Porrà enormi problemi di controllo», protesta a nome dei dirigenti scolastici. «L’assembramento non c’è, ci sono sempre stati i genitori che hanno portato i bambini alle porte della scuola. Chi, poi, deve fare un’entrata perché deve parlare o fare degli incontri, lo fa nella tutela di tutti - replica Bianchi - Chi deve portare i bambini piccolissimi per gli inserimenti, lo fa come sta già facendo, in base al principio che i grandi tutelano i piccoli. Vogliamo mettere in sicurezza tutte le nostre scuole, i nostri ragazzi, i nostri figli».

Nervosismo

Ma la nuova disposizione arrivata alla vigilia dell’inizio delle lezioni crea ulteriori nervosismi. Tra le questioni controverse dell’introduzione del green pass c’è quella della sanzione ai presidi nel caso non sia ineccepibile il controllo degli ingressi. La Cisl aveva chiesto di cancellare la multa. L’Anp aveva contestato che non fosse stata concordata prima di essere inserita nel decreto di agosto. Si era parlato anche di dimezzarla (è dai 400 ai 1000 euro) quando verrà convertito in legge. «Il governo ha scaricato la responsabilità sulle scuole mentre doveva procedere all’obbligo vaccinale. Bisogna non avere idea di come funzionano le scuole per pensare di attuare il green pass a questo contesto», dice Francesco Sinopoli della Flc Cgil. Anief annuncia un ricorso contro l’estensione dei controlli e uno sciopero per lunedì 13, primo giorno di scuola. «Non si vuole comprendere che le misure per la scuola non possono essere quelle usate per una pizzeria», lamenta Pino Turi, segretario della Uil Scuola.

Il boom di vaccinati

Se il clima resta «caldo» come ad ogni inizio d’anno scolastico, un buon risultato si segnala invece sul fronte dei vaccini. Sono in ulteriore crescita i numeri dei vaccinati tra il personale scolastico e soprattutto tra i ragazzi. Il rapporto settimanale del generale Figliuolo fa registrare un 93,1 per cento di prof con almeno una dose di vaccino e soltanto 103 mila non vaccinati nella categoria. Se si considera che qualche migliaio è esente perché rientra nella categoria di coloro che hanno in green pass perché guariti o perché esenti, sono meno di centomila coloro che mancano ancora all’appello. Tra i 16-19enni sono ormai tre su quattro ad aver fatto almeno una dose di vaccino con punte intorno all’80 per cento in Lombardia. La metà degli adolescenti è completamente vaccinata. Dei più piccoli - 12-15nni - ormai uno su due ha fatto almeno la prima dose (52,5 per cento) con punte del 60 in Lombardia.

I bus

Da lunedì oltre alle scuole e ai presidi verranno messi alla prova anche i sistemi di trasporto pubblico. Sei città metropolitane su 15 (Milano, Roma e Napoli, in primis) hanno confermato i doppi turni di ingresso e uscita tra le 7.45 e le 10 con modalità diverse città per città concordate con i prefetti. Sono in tutto 5833 i mezzi pubblici aggiuntivi comprati in questi mesi dagli enti locali per migliorare il servizio. Puglia ed Emilia Romagna sono le regioni dove si è investito di più. Rispetto ai primi mesi dell’anno sono aumentati quasi del 10 per cento i servizi in termini di vetture e chilometraggio. La struttura del commissario Figliuolo è stata invece costretta a ritirare uno stock ingente di mascherine chirurgiche distribuite alle scuole nel 2020 perché non erano a norma : andranno buttate.

10 settembre 2021 (modifica il 10 settembre 2021 | 22:47)