31 agosto 2021 - 21:44

I presidi torinesi: «Green pass o tampone? Dei prof non sappiamo nulla»

Mercoledì 1 settembre il primo collegio docenti. La sostituzione scatta solo dopo cinque giorni, ma le classi non possono restare scoperte

di Chiara Sandrucci

I presidi torinesi: «Green pass o tampone? Dei prof non sappiamo nulla»
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Nessuno può sapere se avrà insegnanti senza green pass o no. Per i presidi l’anno scolastico si apre oggi a sorpresa, nel giorno della presa di servizio dei neo assunti e dei primi Collegi docenti. Ma tutti si aspettano che chi non è ancora vaccinato abbia fatto per lo meno il tampone. Da questa mattina è obbligatorio il controllo quotidiano del QR Code del personale scolastico, da effettuare per il momento tramite app all’ingresso. Un’incombenza che complica l’avvio dell’anno, in attesa della piattaforma semplificata promessa dal ministero entro l’inizio delle lezioni.

«È un sistema studiato per tutti gli ambienti a frequentazione occasionale come i ristoranti, il cinema o i musei, ma inadatto alla scuola — obietta Tommaso De Luca, preside dell’istituto Avogadro —. Sovraccarica di un lavoro quotidiano di cui non si percepisce l’utilità, scontenta tutti e non giova che a sollevare polemiche». Chi non ha la certificazione verde non può entrare né prendere servizio ed è considerato assente ingiustificato. Al quinto giorno arriva la sospensione del contratto, senza retribuzione. «In una scuola potrà capitare di dover controllare il green pass anche 4 volte al giorno, ogni docente può uscire e rientrare a seconda dell’orario che ha», fa notare Antonio Balestra, preside del liceo Cottini e referente dei dirigenti Flc Cgil.

Ma in fondo ciascuno confida nel non avere tra le proprie fila personale senza green pass. «Qualcuno potrebbe essere ancora non vaccinato, ma credo che faranno il tampone», prevede Marco Chiauzza, preside del liceo Einstein. Tutto è pronto per il controllo, affidato ai collaboratori scolastici. L’app è stata scaricata e provata sui tablet. Schermata verde se è tutto okay, rossa se il QR Code non è valido. «Se qualcuno non è in regola non potrà entrare e gli consegneremo copia di un verbale», spiega Lorenza Patriarca, preside dell’Ic Tommaseo, dove il Collegio docenti si terrà a distanza. L’approccio «soft» a questo primo settembre complicato dal green pass è stato preferito da molti istituti scolastici. Alcuni hanno scelto di convocare solo i neo assunti e il resto on line, altri metà e metà. Ma ci sono anche scuole che hanno deciso di ripartire tutti insieme in presenza.

«Ho voluto dare un segnale in questa direzione, di concreta ripresa», sostiene Giuseppe Inzerillo, preside del liceo Galileo Ferraris, che ha convocato per questa mattina alle 9 l’intero Collegio docenti a scuola. «Se ci sono le condizioni di sicurezza per farlo, non vedo perché no». Stessa scelta all’Ic Baricco di corso Peschiera, dove oggi si presenteranno 132 insegnanti, con una ventina di neo assunti. La riunione si terrà in cortile nel pomeriggio dopo il controllo del green pass. Una prova generale in vista dell’inizio delle lezioni il 13 settembre, quando si porrà il problema degli eventuali insegnanti sospesi. La legge prevede che non possano essere sostituiti se non al quinto giorno, ma gli studenti non possono essere lasciati da soli in classe. Intanto l’Anief ha dichiarato sciopero il primo giorno di scuola. Secondo i loro dati, a Torino nelle scuole superiori «è stata assegnata la miseria del 2,5% dei posti curricolari disponibili».

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