CRONACA

Riapertura scuole, ancora tante questioni da chiarire

A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolasticoattività in presenza, sicurezza e applicazione del green pass per docenti e personale Ata sono argomenti al centro del confronto tra le varie componenti

Passato Ferragosto e quando mancano, oramai, solo pochi giorni alla riaperture ufficiale delle scuole le modalità di una ripresa “in presenza” ed in sicurezza dell’intero comparto, che ha subito un duro colpo dalla pandemia da Covid-19, risultano essere tra quelle più gettonate nel mondo virtuale del web, e non solo, con discussioni caldissime al di là delle già alte temperature.

Da questo punto di vista, lo scorso 14 agosto, il Ministero dell’Istruzione e le Organizzazioni sindacali (l’Anp non ha firmato così come l’Anief)hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico 2021/2022 nel rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Covid-19.

Tra gli aspetti più controversi la possibilità di fornire tamponi gratuiti al personale non vaccinato pagati dalle scuole. Proprio su questo punto il Ministero dell’Istruzione, in una successiva ed immediata nota, ha sottolineato che, “nel Protocollo d’intesa siglato con le Organizzazioni sindacali, non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax.Il Protocollo prevede, invece, una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi, dunque una intensificazione della campagna vaccinale”.

Dunque, al momento, si applicherà una sanzione dai 400 ai 1000 euro al personale scolastico che sarà sprovvisto del green pass: lo precisa la nota tecnica del Ministero dell’istruzione del 13 agosto 2021 con la quale si forniscono indicazioni sull’applicazione dell’utilizzo della certificazione verde Covid 19 nelle scuole.

Nel paragrafo relativo al controllo del possesso della “certificazione verde COVID-19” si legge, infatti:“La violazione del dovere di possesso ed esibizione (comma 1) della certificazione verde è sanzionata in via amministrativa dai dirigenti scolastici, quali “organi addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro”.

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Alla “sanzione”, che incide sul rapporto di lavoro si somma, dunque, la sanzione amministrativa pecuniaria per la violazione dell’obbligo di possesso/esibizione“.

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Inoltre, si legge che “la sanzione – da 400 a 1000 euro – è comminata (dal Dirigente) ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge n. 19/2020, convertito con legge n. 35/2020, n. 35, che, in quanto compatibili, rinvia alle “disposizioni delle sezioni I e II del capo I della legge 24 novembre 1981, n. 689.” Il mancato possesso della certificazione verde è inoltre qualificato come “assenza ingiustificata” e il personale scolastico che ne è privo non può svolgere le funzioni proprie del profilo professionale, né permanere a scuola, dopo aver dichiarato di non esserne in possesso o, comunque, qualora non sia in grado di esibirla al personale addetto al controllo.

Il personale scolastico assente ingiustificato “a decorrere dal quinto giorno di assenza il rapporto è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato“.

Detto questo, quello che appare evidente, è che non sarà una ripartenza facile.

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