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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 119

Scuola: Il Ministero stanzia 350 milioni per la ripresa delle lezioni

Posted by fidest press agency su giovedì, 19 agosto 2021

In vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, le nostre scuole pubbliche si apprestano a ricevere migliaia di euro, anche oltre 100mila, a seconda delle dimensioni, della complessità e del numero di alunni iscritti. Si tratta di risorse, spiega il ministero, che i dirigenti scolastici potranno utilizzare per l’acquisto di dispositivi di protezione e di materiale per l’igiene individuale o degli ambienti, ma anche per interventi a favore della didattica per le studentesse e gli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali, per potenziare gli strumenti digitali, per favorire l’inclusione e contrastare la dispersione scolastica attraverso il potenziamento dell’offerta formativa.L’assegnazione dei fondi avverrà nei prossimi giorni insieme all’invio di una apposita nota che il Ministero dell’Istruzione fornirà alle scuole con le istruzioni operative per l’utilizzo delle risorse. Nel frattempo, con il decreto firmato, ora al vaglio degli organi di controllo, viene resa nota la somma a disposizione di ciascuna scuola. Sarà previsto un supporto attraverso l’help desk per l’emergenza.I fondi si potranno utilizzare anche per adattare gli spazi interni ed esterni degli istituti per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza o per l’acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica. Inoltre, si potranno acquistare strumenti per l’aerazione e quanto ritenuto utile per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli Istituti.Il sindacato rappresentativo Anief reputa questi investimenti solo un “antipasto” di quelli utili per il ritorno in classe in presenza ed in sicurezza. La condizione preliminare perché ciò avvenga rimane infatti quella di aumentare le metrature scolastiche, dimezzare il numero degli alunni, con classi al massimo con 15 iscritti, e tornare ai parametri degli organici del 2008, poiché con il dimensionamento sono stati tagliate 200mila cattedre e 50mila unità di personale Ata.

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