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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 134

Vanno riviste le norme che regolano la mobilità annuale dei docenti e del personale Ata

Posted by fidest press agency su venerdì, 18 giugno 2021

Lo ha ribadito Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, nel giorno di pubblicazione della Nota ministeriale che da oggi al 5 luglio dà la possibilità di presentare domanda, ricordando che vi sono troppi vincoli e categorie escluse. Una limitazione che non può essere accettata dal sindacato, il quale ora chiede alla commissione Bilancio della Camera di rivedere la prima versione del decreto Sostegni-bis e di approvare gli emendamenti presentati sempre da Anief. Il sindacalista ha ricordato che va cancellato “il vincolo quinquennale sulle assegnazioni provvisorie rivolto ai neo-assunti” e che “c’è una limitazione persino nei posti vacanti e disponibili sugli spostamenti”. Come limitati rimangono “i passaggi di ruolo, cioè di quelli che in realtà ancora oggi vorrebbero passare da un grado all’altro di scuola, da una materia all’altra”. Questi vincoli, assieme a quelli delle assunzioni da Gps, la conferma della call veloce e degli organici Covid, e diversi altri, hanno portato il sindacato a manifestare in Piazza Montecitorio la scorsa settimane ed aderire alla manifestazione di oggi delle associazioni dei precari. “Il tema della mobilità è molto importante per tutto il personale della scuola: ogni anno più di 200mila fanno domanda per i trasferimenti e per le assegnazioni provvisorie perché purtroppo ci sono tantissimi, migliaia di posti vacanti e disponibili. È quindi una pratica normale quella di presentare domanda per un altro posto, spesso per potersi ricongiungere alla propria famiglia”. Solo che oggi viene negato questo diritto, benché sia costituzionalmente garantito e vi sino in moltissimi casi le disponibilità dei posti vacanti altrimenti destinati a supplenza. Il problema, ha ricordato Pacifico durante un’intervista all’agenzia Teleborsa, è che “da alcuni anni vi sono dei vincoli alla possibilità di trasferimento” che nel corso della pandemia da Covid sono diventati ancora più inaccettabili.

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