Sardegna, scuola: il 9 giugno sciopero del personale

Manifestazioni a Cagliari e Sassari per cambiare il Dl 73/2021

GIU 7, 2021 -

Sardegna Cagliari, 7 giu. (askanews) – Il 9 giugno il personale della scuola in Sardegna si fermerà davanti al Consiglio regionale (Cagliari) e in Piazza Italia (Sassari). Questo il testo della nota redatta dalla segretaria Cisl scuola Sardegna “Anche la scuola sarda mercoledì 9 giugno si unirà alle manifestazioni di protesta organizzate, in tutto il territorio italiano, dai sindacati confederali e autonomi per chiedere che siano cambiate molte delle disposizioni riguardanti la scuola nel DL 73/2021 (“sostegni bis”), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio scorso e inviato alle Camere per l’iter di conversione in legge. A Cagliari, davanti alla sede del Consiglio regionale, e a Sassari in Piazza Italia, sit-in ( dalle 16 alle 18) delle delegazioni delle sigle sindacali del mondo della scuola per sollecitare la stabilizzazione di tutti i precari sia abilitati e specializzati sia con 3 anni di servizio e dei Direttori servizi generali e amministrativi facenti funzione con 3 anni di servizio. Il sindacato chiede anche il superamento dei blocchi sulla mobilità del personale, il rafforzamento degli organici del personale docente, educativo e ATA a partire dalla conferma dell’organico Covid e di consentire la partecipazione a un nuovo concorso anche in caso di mancato superamento del precedente. Di particolare importanza per la Sardegna anche la richiesta di riduzione del numero massimo di alunni per classe. “Il sindacato – dice Maria Luisa Serra , segretaria generale regionale della Cisl scuola – è stato costretto a questa iniziativa dal contrasto tra molte delle misure contenute nel decreto e gli obiettivi indicati nel Patto per la scuola firmato da CISL Scuola, FLC CGIL, UIL Scuola, SNALS e ANIEF. Le scelte del Governo sono state assunte fuori da ogni confronto con le parti sociali, un metodo che contraddice l’impegno a valorizzare il dialogo e le relazioni sindacali”. “La riduzione del numero massimo di alunni per classe – aggiunge la segretaria generale della Cisl scuola Sardegna – è una battaglia da anni proposta e sostenuta dalla Cisl, per le caratteristiche del nostro territorio sardo, per la presenza di numerosi piccoli comuni dove difficilmente si raggiungono i numeri richiesti dalle norme ministeriali, per migliorare la didattica e anche non costringere i bambini fin da piccoli a spostarsi – non sempre di pochi chilometri – per raggiungere la scuola”. Il Patto per la Scuola riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre 2021″. Per il sindacato le misure sul reclutamento inserite nel decreto “sostegni bis” sono parzialmente da rivedere e in certi casi anche da cancellare. “Di positivo – dice Maria Luisa Serra – c’è solo l’apertura a un modello non incentrato esclusivamente sui concorsi per esami, ma aperto all’utilizzo di un secondo canale, per titoli, nel quale viene riconosciuta e valorizzata anche l’esperienza lavorativa”.