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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Scuola: Il decreto Sostegni-bis non cancella la supplentite

Posted by fidest press agency su venerdì, 4 giugno 2021

Dare la possibilità al personale di abilitarsi all’insegnamento o di specializzarsi sul sostegno permetterebbe loro comunque di avere “accesso per merito nella pa”, riprendendo, si legge nell’emendamento Anief, “le normative precedenti atte ad aggiornare il doppio canale di reclutamento, risponde al reclamo collettivo accolto dal Comitato europeo dei diritti sociali n. 146/2017 e alla procedura d’infrazione 4231/2014 ancora attiva, e risolve la carenza di disponibilità per le immissioni in ruolo registrate negli ultimi anni, favorendo la continuità didattica, a invarianza finanziaria”. Oltre che collocare in ruolo tutti coloro che sono in prima fascia, senza vincoli temporali sul servizio svolto, è fondamentale aprire pure alla seconda fascia a tutti coloro che raggiungono una soglia minima di supplenze. L’esigenza è stata manifestata anche a livello politico. “La Lega, spalleggiata da una parte del Pd e dalle altre forze del centrodestra, chiede sia la possibilità di “pescare” i docenti dalle Gps di seconda fascia, e dall’altro lato, di togliere a questo punto il requisito dei 36 mesi di servizio”, scrive Orizzonte Scuola. Una “scelta che vedrebbe d’accordo anche i sindacati, insoddisfatti del testo licenziato dal Governo, piuttosto distante dalle previsioni del Patto per l’Istruzione firmato pochi giorni fa”. Secondo l’organizzazione sindacale rappresentativa Anief, procedere in questo verso avvicinerebbe molto di più dunque l’Italia all’Unione europea e risponderebbe in modo convincente pure al Comitato europeo dei diritti sociali n. 146/2017 e alla procedura d’infrazione 4231/2014 che rischia sempre più di porre l’Italia in una condizione di difetto e soggetta a multe considerevoli per l’abuso reiterato delle supplenze senza alcuna possibilità di stabilizzazione dello stesso personale impiegato in questo modo illegittimo.

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