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Il “Patto per la Scuola al centro del Paese”

Finalmente la politica comincia a rispondere positivamente anche alle nostre proposte e al reclamo collettivo ottenuto in Europa, ma servono modifiche, dichiara Marcello Pacifico. Molte indicazioni del Sindacato sono state accolte. Il testo, comunque, dovrà essere migliorato in Parlamento per assumere tutti i precari della prima e seconda fascia delle GPS, che hanno prestato servizio nel sistema nazionale di istruzione, tutti i candidati del concorso straordinario e garantire l’assegnazione provvisoria anche ai neo-immessi in ruolo, senza tralasciare il personale da assumere con la call veloce. Bisogna affrontare anche il tema del precariato per il personale educativo, amministrativo e per i docenti di religione cattolica. “Sono convinto che la via intrapresa, quella del dialogo e del “Patto”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, resti la via necessaria per trovare delle soluzioni per il Paese. Questo “Patto“ è la base per gli sviluppi successivi. Vogliamo andare avanti e quindi prendiamo questo come un punto di partenza, che abbiamo costruito insieme, per rimettere la scuola al centro”. Il “Patto” per la scuola, ha dichiarato Luigi Sbarra, deve segnare l’avvio di un percorso concertato di riforme che veda nella Scuola e nelle filiere della conoscenza dimensioni fondamentali per il futuro della comunità nazionale. Il “Patto”, secondo Maddalena Gissi, è particolarmente necessario per la scuola, per le dimensioni e la complessità di un sistema che deve assicurare sull’intero territorio nazionale l’esercizio di un diritto fondamentale come quello all’istruzione.

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venerdì 21 maggio 2021
CilentoNotizie su GNews

Ieri a Palazzo Chigi, il Ministro Patrizio Bianchi e le Organizzazioni Sindacali, hanno firmato il “Patto per la Scuola al centro del Paese”. Già dalla bozza, riferisce Marcello Pacifico Presidente ANIEF, risultavano accolte le nostre proposte su immissione in ruolo precari da GPS, graduatorie regionali di merito ad esaurimento, graduatorie idonei concorso straordinario, abolizione vincolo mobilità quinquennale, semplificazione nuovi concorsi ordinari, prova scritta test a risposta multipla. Ieri sera, alle ore 18,00, sono state convocate le confederazioni per la sottoscrizione del Patto. Soddisfazione di Marcello Pacifico: “Finalmente la politica comincia a rispondere positivamente anche alle nostre proposte e al reclamo collettivo ottenuto in Europa, ma servono modifiche. (...) Per la prima volta, nella fase transitoria, del nuovo sistema di reclutamento, per avere gli insegnanti in cattedra il primo settembre, come ha chiesto Anief, il Governo accoglie alcune proposte sull’utilizzo al cento per cento delle graduatorie regionali di merito bandite ai sensi della legge 107/2015 e 96/2018 per il personale della scuola secondaria, dell’infanzia e della primaria, e in sub ordine utilizzare le nuove graduatorie provinciali per le supplenze, di prima fascia, per dei contratti a tempo determinato da trasformare a tempo indeterminato dopo il superamento di un anno di prova rafforzato con prova disciplinare finale di fronte a una commissione esterna, ripetibile una sola volta. Tale personale deve, però, aver conseguito l’abilitazione o la specializzazione su posti di sostegno entro il 31 luglio prossimo, ancorché non già inserito nella suddetta prima fascia. Ad ogni modo, però, deve aver prestato servizio nel sistema nazionale di istruzione per almeno tre annualità negli ultimi dieci anni. Molte indicazioni del Sindacato sono state accolte.

Il testo, comunque, dovrà essere modificato in Parlamento “per assumere tutti i precari della prima e seconda fascia delle GPS, che hanno prestato servizio nel sistema nazionale di istruzione, tutti i candidati del concorso straordinario e garantire l’assegnazione provvisoria anche ai neo-immessi in ruolo, senza tralasciare il personale da assumere con la call veloce. Bisogna affrontare anche il tema del precariato per il personale educativo, amministrativo e per i docenti di religione cattolica”. Al Parlamento si chiederà, asserisce Marcello Pacifico, di procedere anche allo scorrimento delle seconde fasce, e di assumere in ruolo sia il personale abilitato/specializzato senza servizio in prima fascia sia quello non abilitato o specializzato in seconda fascia o in fascia aggiuntiva, con servizio comunque prestato nel sistema nazionale di istruzione (scuole paritarie, comunali, Iefp).

Sarà fatta richiesta, inoltre, di procedere alle modifiche sull’abolizione della call veloce per gli idonei del concorso DSGA e sulla sospensione dell’utilizzo della call veloce per il personale docente per il solo prossimo anno scolastico. In ogni caso, ne è convinto Pacifico, il sistema dovrà essere in maniera permanente utilizzato all’interno del doppio canale di reclutamento e non soltanto per il prossimo anno scolastico. La tempistica dei nuovi concorsi ordinari, aperti anche al personale neo-laureato, avranno cadenza annuale. La modalità sarà costituita da prova scritta semplificata ovvero con superamento di una unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, volti all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese.

Molte richieste ANIEF hanno riscontrato beneficio, sono state accolte. Il testo, lo ribadiamo, in sede parlamentare dovrà essere modificato anche col fine dell’assunzione di tutti i precari. “Sono convinto che la via intrapresa, quella del dialogo e del Patto - ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, resti la via necessaria per trovare delle soluzioni per il Paese. Questo Patto è la base per gli sviluppi successivi. Vogliamo andare avanti e quindi prendiamo questo come un punto di partenza, che abbiamo costruito insieme, per rimettere la scuola al centro”. Marcello Pacifico ha chiesto a Patrizio Bianchi di aprire tempestivamente il tavolo sul reclutamento per apportare le modifiche alle norme del decreto Sostegni bis su fase transitoria e concorsi semplificati. Occorre che si arrivi subito anche alle assunzioni da seconda fascia, senza discriminare il servizio reso nelle scuola paritarie, comunali, iepf. Tutti i partecipanti al concorso straordinario dovranno essere considerati. La semplificazione della modalità concorsuale dovrà essere garantita a tutti e bisognerà,inoltre, favorire l’assegnazione provvisoria per i neoimmessi in ruolo quest’anno. Dopo aver convinto confederazioni e governo a scommettere e investire sulla scuola, partiranno tavoli e audizioni parlamentari. Pacifico è determinato nella rideterminazione di una modifica migliorativa del decreto sostegni. E’necessario, inoltre, che venga riconosciuto ampiamente il lavoro del personale della scuola. “Il Patto per la scuola, ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, deve segnare l’avvio di un percorso concertato di riforme che veda nella Scuola e nelle filiere della conoscenza dimensioni fondamentali per il futuro della comunità nazionale: forti investimenti, protagonismo del lavoro, valorizzazione del capitale umano, della formazione, delle competenze le coordinate essenziali cui fare riferimento per rendere costante e sistematico un dialogo responsabile e partecipativo, rafforzando le relazioni sindacali a tutti i livelli”. Maddalena Gissi, segretaria generale della CISL Scuola, invece, ecco cosa ha dichiarato sul “Patto per la Scuola al centro del Paese”: “Questo è particolarmente necessario per la scuola, per le dimensioni e la complessità di un sistema che deve assicurare sull’intero territorio nazionale l’esercizio di un diritto fondamentale come quello all’istruzione. Il Patto per la Scuola, come quello sottoscritto per l’intera Pubblica Amministrazione, contiene fra gli obiettivi anche il rinnovo del contratto di lavoro, ormai giunto a scadenza. Si tratta di un’esigenza condivisa in modo esplicito dalle parti firmatarie, ora occorre giungere rapidamente all’avvio del negoziato, per il quale sono state poste le giuste premesse. È importante che il Governo abbia inserito nel decreto sostegni misure specifiche per la scuola, tra cui quelle relative al reclutamento puntando ad una copertura stabile dei posti vacanti già dal prossimo 1° settembre: ci sono aspetti che meritano di essere corretti o perfezionati, lo si dovrà fare in sede di discussione parlamentare, consideriamo il decreto una base di partenza su cui chiediamo siano necessari ulteriori passaggi di confronto. Non sono importanti solo gli obiettivi elencati nel Patto, conta molto anche l’indicazione del metodo con cui il Ministro e il Governo si impegnano a perseguirli: coinvolgimento delle parti sociali, confronto, condivisione di strategie e percorsi. Ha poi aggiunto: "Che la firma sia avvenuta a palazzo Chigi è un buon segno - continua la Gissi - perché indica la volontà di porre i temi dell’istruzione al centro dell’azione complessiva del Governo. Ora ci sono davvero le premesse per avviare una stagione nuova, di crescita degli investimenti sul sistema scolastico, riconoscendone la valenza strategica per l’intero Paese. Dev’essere anche l’occasione per dare finalmente al personale della scuola un riconoscimento più giusto e adeguato del suo lavoro sotto ogni profilo. Il rinnovo del contratto dovrà andare in questa direzione. Sono, purtroppo, ancora presenti in Italia situazioni di disagio socio economico che si traducono anche in un livello preoccupante di abbandono e dispersione scolastica: l’emergenza pandemica le ha rese più evidenti, consegnandoci l’immagine di una Paese troppo segnato da squilibri e disuguaglianze, in cui si registrano aree di diffusa povertà educativa. Serve su tutto questo un’efficace azione di contrasto, che risponde a un preciso interesse dell’intera comunità nazionale e che trova nel sistema pubblico di istruzione, di cui il Patto afferma la centralità, uno strumento fondamentale e una risorsa decisiva su cui far conto".

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