I prof ancora in malattia dopo la dose I sindacati: «Recupero fisico dovuto»

I prof ancora in malattia dopo la dose I sindacati: «Recupero fisico dovuto»
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Martedì 2 Marzo 2021, 09:15

Prosegue a tamburo battente la vaccinazione del personale della scuola. Di pari passo i presidi fanno ricorso alla didattica a distanza per sopperire agli effetti collaterali della prima dose di inoculo che sta mettendo fuori fase la maggior parte dei docenti e dei collaboratori. Anche oggi in moltissime scuole pugliesi gli studenti faranno lezione a distanza, in attesa che passino i sintomi legati al vaccino.
Il problema si è avuto soprattutto negli istituti comprensivi, impegnati con la vaccinazione sia la scorsa settimana che buona parte di questa. In ogni caso, alcune scuole già oggi torneranno in presenza dopo essere state chiuse sabato e ieri. Altre, invece, rimarranno in Dad non appena partirà la vaccinazione. «Nelle direzioni didattiche del De Amicis e del Tempesta già oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo tornati in presenza - ha detto il dirigente scolastico, Tonino Bacca -. Comunque non tutti hanno avuto sintomi». Qualche preside delle superiori, conoscendo per tempo la data della vaccinazione nella propria sede, ha già disposto che per due giorni, compreso quello del vaccino, le lezioni saranno tutte in Dad. «Noi ci vaccineremo il 13 e il 14 marzo, ma ho già avvisato le famiglie che opteremo per la didattica a distanza per tutti» ha confermato la dirigente scolastica dell'Iiss Salvemini di Alessano.
I sintomi vanno dalla febbre ai dolori articolari, dal mal di testa alla nausea e sonnolenza, ma si esauriscono al massimo nel giro di 24 ore. A differenza di Pfizer il vaccino AstraZeneca già alla prima dose produce anticorpi, motivo per cui la sintomatologia è presente fin da subito dopo l'inoculo.
Intanto per discutere di vaccinazioni ieri i sindacati della scuola (Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda, Anief) e l'associazione nazionale presidi Puglia (Anp) hanno incontrato gli assessori regionali all'Istruzione e alla Sanità, Sebastiano Leo e Pierluigi Lopalco, alla presenza del vicario dell'Ufficio scolastico regionale, Mario Trifiletti. «Abbiamo chiesto che siano vaccinati anche gli over 65, esclusi perché non possono fare AstraZeneca e il personale scolastico che non aveva manifestato il proprio interesse a vaccinarsi durante la fase di monitoraggio - spiegano i rappresentanti sindacali - così come pure i tirocinanti Tfa sostengo, il personale scolastico in servizio in altre regioni che si segnali e che, secondo quanto emerso nei giorni scorsi, potrà ricorrere alla vaccinazione prioritaria soltanto nella propria regione di residenza. E, ancora, il personale scolastico titolare nell'istituto ma, per ragioni previste dalla normativa contrattuale o legislativa vigente, temporaneamente assente dal servizio, tutto il personale impegnato nella scuola paritaria e privata, nei servizi educativi, nella scuola dell'infanzia a gestione indiretta e privata e nella formazione professionale». Nella richiesta anche quella di vaccinare tutto il personale universitario, tutto il personale che opera negli istituti superiori pugliesi di scienze religiose e tutto il personale degli enti pubblici di ricerca.
Queste le priorità dei sindacati, che a fine incontro, hanno sottolineato la necessità di fermare le lezioni in presenza nei giorni della vaccinazione: «Abbiamo sollecitato gli assessorati a intervenire presso l'Anci Puglia affinché siano date indicazioni urgenti ai sindaci di emettere ordinanze per favorire il recupero fisico post vaccinazione - hanno ribadito - Risulta, infatti, che vi siano numerose assenze del personale a partire dal giorno successivo alla vaccinazione a causa di febbre. È necessario, infine, che il personale scolastico sia posto nelle condizioni di essere vaccinato senza alcuna complicazione di natura burocratica - hanno concluso i sindacati -. Gli assessori Leo e Lopalco hanno assicurato di intervenire subito, comunicando la situazione al presidente dell'Anci Puglia».
La vaccinazione scolastica dovrebbe essere ultimata entro il 14 marzo, giorno in cui scadrà l'ultima ordinanza di Emiliano.
M.C.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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