Centinaia di case sfitte in città "Pesa l’assenza degli studenti"

L’analisi degli esperti Fimaa-Confcommercio: "Tengono le locazioni per famiglie o quelle dei single per lavoro"

Sotto la Torre anche il mercato degli affitti vive una situazione complessa e difficile. E’ quanto emerge dal focus che gli esperti della Fimaa (Federazione Italiana Mediatori Agenti D’Affari) ConfcommercioPisa hanno rivolto proprio al mercato della locazioni.

"Inutile nascondere il fatto che il 2020, con l’avvento del Coronavirus ha interrotto il generale trend di consolidamento dei buoni numeri del triennio 2017-2019, bloccando di fatto il tanto auspicato passaggio ad una fase più fortemente espansiva" commenta a caldo Giovanni Ferrisi, responsabile Ufficio Studi della Fimaa: "Se il mercato residenziale sostanzialmente tiene, la conferma della chiusura dell’università per un altro semestre peggiora ulteriormente il mercato delle locazioni agli studenti mentre per quelle commerciali possiamo tranquillamente usare la parola paralisi".

Va meglio la situazione degli affitti ad uso residenziale, in centro storico e nei tradizionali quartieri fuori porta, magari con qualche differenza di prezzo – ammette Mauro Buccioni, agente immobiliare e presidente provinciale di Fimaa: "Il mercato è in equilibrio e la domanda tiene. Oltre alle famiglie, che partono da un 4 vani, sono in aumento le situazioni di single che per motivi di lavoro o specializzazione chiedono un affitto, tre vani, cucina, soggiorno e camere, per un importo comunque non superiore ai 600 euro". Nella scelta tra acquistare o scegliere un affitto sembra emergere un fenomeno ancora minoritario ma del tutto nuovo: "Sono soprattutto anziani, con un buon reddito, che scelgono di vendere la casa di proprietà con tutti i problemi della connessa gestione, e trascorrere serenamente in affitto questo periodo della loro vita".

Con la recente decisione dell’Università di Pisa di confermare le lezioni a distanza, lo stato d’animo di chi lavora nell’importante segmento degli affitti agli studenti, che vale oltre 50 milioni di euro, è comprensibilmente preoccupato, come emerge dalle parole della consigliera Fimaa, Raffaella De Santis: "Con l’ultima decisione di confermare la chiusura, è chiaro che consideriamo anche il 2021 quasi completamente perso" ammette con amarezza: "Siamo al punto che adesso non solo non vengono più nuovi studenti, a parte qualche specializzando in Medicina, ma piovono disdette a raffica. Parliamo di perdite superiori al 50%. E se fino a qualche mese fa c’era comunque la prospettiva che a febbraio sarebbero riprese le lezioni in presenza, adesso anche quest’ultima leva è venuta meno definitivamente. C’è persino qualche proprietario che ha provato riconvertire l’immobile destinato agli studenti a residenziale, con uno sforzo e costi assai significativi, per una operazione che comunque in molti casi non è praticabile".