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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

“La scuola unico vaccino contro odio e discriminazioni”, il benvenuto agli studenti che tornano in presenza

Dal Garante dell'infanzia un grande in bocca al lupo ai ragazzi di nuovo in aula, molti di loro dopo un anno di assenza. L'augurio di Natoli, responsabile del Comitato “Scuola in presenza”. “Ora occorre sperare che il graduale ritorno alla 'normalità' avvenga in modo virtuoso”

“Oggi si torna tutti a scuola, oggi riprende la somministrazione dell’unico vaccino contro l’odio, l’indifferenza, le discriminazioni”.

E’ il benvenuto del Garante dell’Infanzia e a dell’adolescenza, Fabio Costantino, per circa 240mila studenti siciliani delle superiori che oggi, 8 febbraio, possono rientrare a scuola dopo circa tre mesi di Dad. La Regione ha posticipato ancora di una settimana il rientro rispetto ad altre Regioni che sono ripartite lo scorso lunedì.

“Sono felicissimo per i ragazzi che finalmente riprenderanno la loro strada e le loro relazioni nell’unico luogo dove si impara a vivere – ha scritto il Garante -  Nessuna retorica, solo un grande in bocca al lupo ad ognuno di loro, perché la scuola torni ad essere l’unico nutrimento per ogni sogno”.

Un “nutrimento” a cui alcune regioni che hanno cominciato prima, come Abruzzo e  Alto Adige, hanno già deciso di mettere un freno disponendo di nuovo il ritorno alla didattica a distanza al 100% per un paio di settimane, anche in assenza di dati che confermino la correlazione tra riapertura scuole e aumento dei contagi.

La Regione Sicilia per la ripresa ha già messo in campo una serie di misure per garantire controllo e sicurezza: screening a campione sugli studenti e test mensili sul personale scolastico.

Le Asp sono chiamate a predisporre piani di sorveglianza e di screening per il contenimento del contagio, attraverso una sorveglianza attiva sulla popolazione scolastica tramite le Unità speciali di continuità assistenziale scolastica (Uscas). In particolare, ogni Asp potrà promuovere periodiche attività di screening negli istituti in relazione ai dati epidemiologici in possesso e a ipotizzabili livelli di prioritario rischio sanitario. Per gli studenti delle scuole superiori, che rientreranno in classe al 50 per cento da lunedì 8 febbraio, è previsto il periodico campionamento a rotazione per identificare eventuali portatori asintomatici: attraverso test antigenici effettuati contemporaneamente e ripetuti nel tempo, potranno essere monitorati piccoli gruppi di ragazzi a cadenza regolare.

L'augurio ora è che si possa andare avanti fino alla fine dell'anno scolastico e recuperare il gap accumulato per molti in oltre un anno di lontananza dalle aule anche se su questa possibilità pende la richiesta dell'assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Messina, Laura Tringali, che ha chiesto al governo regionale di valutare come accaduto in altre regioni la possibilità di rendere facoltativa la scelta del rientro in presenza. 

 “Per gli studenti siciliani delle superiori oggi è un giorno importante - spiega Cesare Natoli, responsabile del Comitato Scuola in presenza - Molti di essi ritornano in classe dopo mesi di didattica a distanza, alcuni dopo quasi un anno. Chi ama la Scuola non può che gioire. Nel contempo, però, occorre sperare che il graduale ritorno alla 'normalità' del lavoro quotidiano, in un luogo prezioso e insostituibile per la costruzione dell'identità individuale e collettiva delle nuove generazioni, avvenga in modo virtuoso; superando, cioè, le comprensibili difficoltà iniziali attraverso l'aiuto dei docenti e del personale scolastico nella sua interezza. Se ciò avverrà - continua Natoli -  potremo davvero dire di aver fatto un passo avanti decisivo. Buon lavoro ragazzi”.

E a chi come alcuni studenti del Bisazza che si sono fatti sopraffare dalla paura e sono rimasti a casa preferendo la Dad cosa diciamo? “Spero gli passerà”, conclude Natoli.

Il piano dell'Anief per evitare nuovi contagi

“E' fondamentale che il ritorno a scuola - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale dell'Associazione nazionale insegnanti e formatori Anief - possa contare su mezzi di trasporto adeguati, grazie all’opera dei tavoli prefettizi, e su una organizzazione interna agli istituti mirata alla massima prevenzione dei contagi da Covid-19. Bisogna prestare la massima attenzione. Noi - aggiunge - restiamo dell’idea che occorra introdurre periodicamente la possibilità di effettuare in ogni scuola tamponi di tipo rapido: anche la scienza ci dice che è una procedura che proprio alle superiori porta a una diminuzione dei nuovi casi Covid19 del 50%. Realizzare lo screening in modo continuativo - continua il presidente - è la migliore prevenzione rispetto alla diffusione del contagio, certamente adottando le misure preventive stabilite in ogni istituto anche attraverso le Rspp ed Rsu, con la messa a disposizione di mascherine adeguate, possibilmente di tipo FFP2 con filtro, a partire dai docenti della scuola dell’infanzia e di sostegno. Per tutto il personale scolastico - aggiunge Pacifico - bisogna poi fare in fretta con la vaccinazioni, facendo attenzione a somministrare quelle adeguate perché i docenti e i lavoratori della scuola sono particolarmente esposti, a partire dagli oltre 300 mila over 55. Per il prossimo futuro – conclude Pacifico - è bene poi che si utilizzino al meglio i fondi del Recovery Plan, incrementando le sedi scolastiche, le aule, gli organici, cancellando il precariato endemico da record e riducendo il numero di alunni per classe”.

Il piano che il sindacato propone è stato esplicitato, durante l’ultima riunione tenuta con la presidenza del Governo regionale, dal segretario generale e presidente regionale Sicilia Giovanni Portuesi, alla presenza dell’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla, l’Anci, l’Usr e i rappresentanti degli studenti e dei genitori: in quell’occasione, il giovane sindacato ha chiesto la dotazione delle mascherine FFP2 con filtro per le docenti e i docenti dell’infanzia e di sostegno, le sole in grado di garantire una maggiore protezione dei lavoratori anche alla luce di quanto emerge dal documento del Dasoe, il Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico che assicura, da febbraio, uno screening diretto all’interno delle scuole. Come sarebbe importante portare avanti lo screening direttamente, garantire tutte le condizioni di sicurezza per studenti e personale scolastico e la piena operatività dei piani di trasporto provinciali.

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