Sicurezza nelle scuole, Anief: test rapidi e distanziamento tra gli studenti nelle classi

5 febbraio 2021
  • Sembra l’uovo di Colombo, eppure il Governo Conte bis ha preferito i banchi di scuola a rotelle!
  • Perché per affrontare il problema delle ‘classi pollaio’ non sono stati utilizzati i cinema?  
  • Vaccinare in fretta il personale scolastico 

Sembra l’uovo di Colombo, eppure il Governo Conte bis ha preferito i banchi di scuola a rotelle!

“Praticare ogni settimana nelle scuole i test rapidi per lo screening delle infezioni da SarsCoV2 può dimezzare i contagi nelle superiori e ridurli del 35% nelle elementari e nelle medie: l’importante dato, ripreso dall’agenza Ansa, deriva da uno studio della Rockefeller Foundation e del ministero della Sanità degli Stati Uniti, condotto per tre mesi – da ottobre a dicembre 2020 – in 6 città degli Stati Uniti dove sono stati eseguiti 20.000 test rapidi. Lo studio ha anche evidenziato che la misura più efficace per far crollare i contagi nelle scuole fino all’ 88% appare comunque ancora quella del distanziamento sociale a più di due metri, cosa difficile da ottenere nelle classi e tra i più giovani”. Così si legge in un comunicato del sindacato autonomo della scuola, Anief. Che ricorda di aver sottolineato già da tempo che “per limitare al massimo i rischi da Covid e preservare il diritto allo studio in presenza, non c’è altra strada che lo screening permanente e la riduzione del numero di alunni per classe.

Perché per affrontare il problema delle ‘classi pollaio’ non sono stati utilizzati i cinema?  

Insomma, per una scuola sicura – o comunque sicura per quello che si può ottenere in una realtà dove purtroppo bisogna convivere con una pandemia – servono due cose:  i test rapidi per lo screening delle infezioni da SarsCoV2 e l’eliminazione delle cosiddette ‘classi pollaio’, ovvero le classi con trenta e più studenti. Se il Governo Conte bis, invece di pensare ai banchi con le rotelle avesse organizzato e realizzato il distanziamento degli studenti nelle classi – e ci sarebbe stato tutto il tempo, visto che si poteva lavorare da Aprile a Settembre dello scorso anno – tutto sarebbe stato più semplice. Volendo, per le lezioni, in mancanza di classi, si sarebbero potuti utilizzare anche i cinema, prendendoli in affitto: i soldi non sono certi mancati! Gli studenti avrebbero avuto spazi adeguati e i titolari dei cinema avrebbero usufruito di una boccata di ossigeno.

Vaccinare in fretta il personale scolastico 

“Ogni istituto scolastico – si legge sempre nel comunicato del sindacato autonomo – deve essere messo nelle condizioni di realizzare la propria mappatura della situazione sui contagi, dando nel contempo la possibilità di attuare tamponi rapidi periodici a tutti gli studenti come ai docenti e al personale Ata e dimezzando il numero di alunni per classi, ma non lasciandone la metà a casa in Dad (Didattica a distanza ndr) come avviene oggi. Nel contempo, occorre fare in fretta e vaccinare tutto il personale scolastico, particolarmente esposto, in alta percentuale over 55 e quindi più a rischio. Se si dovesse realizzare la previsione dei virologi, secondo i quali fra poche settimane i nuovi casi torneranno a salire per via dell’allentamento delle restrizioni avviato da qualche giorno, si tratta di un’operazione da fare prima di subito”.

 

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