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Ore di sostegno tagliate Ministero condannato a risarcire la famiglia

Alessandro Abbadir
1 minuto di lettura

spinea

Ad un bambino disabile di 5 anni che frequenta una scuola dell’infanzia a Spinea vengono tagliate drasticamente le ore di sostegno. La famiglia fa causa civile al Ministero e alla scuola e vince. Il giudice ha stabilito che il bambino aveva diritto a 25 ore settimanali e quindi la famiglia dovrà essere risarcita con 8mila euro. A carico del Ministero e della scuola, anche 2.500 euro di spese processuali.

A portare all’attenzione la vicenda è l’avvocato Denis Rosa del sindacato Anief che spiega come il Ministero dell’Istruzione, nell’anno scolastico 2019-2020, aveva assegnato all’alunno disabile un numero di ore di sostegno didattico di gran lunga inferiore a quello richiesto. Una condotta che il Tribunale di Venezia ha qualificato come discriminatoria. «La famiglia del minore, riscontrando la violazione», spiega l’avvocato Rosa, «si è rivolta al sindacato Anief per far valere i diritti del minore in sede giudiziale». Il giudice Alessandro Cabianca ha accolto le richieste dei legali del sindacato - oltre all’avvocato Rosa, i colleghi Walter Miceli, Ida Mendicino e Maria Maniscalco - riconoscendo il danno patrimoniale e stabilendo un risarcimento per la mancata attribuzione delle ore di sostegno.

Soddisfatta Rita Fusinato presidente regionale Anief: «Riceviamo ogni giorno segnalazioni da parte delle famiglie con figli che presentano disabilità, la situazione è drammatica. Occorrono provvedimenti urgenti per ripristinare le ore di sostegno ingiustamente negate agli alunni più deboli. È necessario rivedere fortemente gli organici di sostegno, provvedendo ad un potenziamento degli stessi alla luce delle forti criticità riscontrate. Ci rendiamo disponibili a supportare le famiglie che volessero rivolgersi al sindacato».

«Al bambino anche quest’anno sono state assegnate 16 ore di sostegno al posto di 25», conclude l’avvocato Rosa, «Faremo di nuovo causa». —





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