Bari

Scuola, in Puglia per le superiori l'80% delle famiglie chiede la Dad

Scuola, in Puglia per le superiori l'80% delle famiglie chiede la Dad
La stima dei sindacati. A Bari nessun istituto ha finora raggiunto quota 50 per cento delle richieste di didattica in presenza. Ma i presidi chiedono: "Basta ordinanze"
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Un dato è certo. Turni, doppi turni, rotazione delle classi non saranno necessari nella prima settimana di rientro delle scuole superiori in classe: a Bari nessun istituto ha finora raggiunto quota 50 per cento delle richieste di didattica in presenza. Anzi, ci sono scuole che si fermano ad appena un decimo dei loro studenti. E nel resto della Puglia la situazione sembra uniforme: i sindacati stimano l'80 per cento di domande per la Dad, la didattica a distanza.

Licei, tecnici e professionali sono impegnati nel monitoraggio delle scelte delle famiglie, rese possibili dalla settima ordinanza del presidente Michele Emiliano. I primi risultati del censimento stanno arrivando e non lasciano spazio a dubbi.

Nel liceo scientifico Scacchi di corso Cavour la didattica a distanza è stata chiesta dall'82,7 per cento delle famiglie, a fronte del 17,3 per cento che siederà fra i banchi dopo più di tre mesi. "Ci sono intere classi in Dad e altre in parte in presenza e in parte a distanza - spiega la preside Chiara Conte - Abbiamo provveduto a dotare tutte le classi di tecnologie che favoriranno la gestione mista, che però rende più complessi gli approcci metodologici che devono costantemente mediare fra i tempie le azioni diversificate".

Tra il 60 e il 70 per cento degli studenti dello scientifico Fermi (circa 1.100 su 1.600) hanno scelto per ora il collegamento da remoto. Al Salvemini di Japigia dovrebbero essere in presenza fra 400 e 450 alunni (dato non definitivo) sul totale di 1.150: molte prime sono quasi al completo e sono in flessione le quinte, in un contesto in cui tanti genitori si stanno organizzando con mezzi propri per l'accompagnamento. Censimento completato nei diversi indirizzi liceali del convitto Cirillo. "Avremo il 16 per cento in presenza - rileva la preside Ester Gargano - Un dato che ci rattrista, però dobbiamo rispettare le scelte delle famiglie e degli studenti maggiorenni".

Nei licei classici chiede di tornare fra i banchi soprattutto il ginnasio: nei primi due anni, d'altronde, s'impara la grammatica greca e latina, un'attività non semplice a distanza. Al Flacco la media di richiesta di lezioni da remoto oscilla intorno al 50 per cento, con classi massicciamente in aula e altre completamente a casa. Risultato simile al Socrate (59 per cento ha chiesto la Dad), con studenti concentrati soprattutto al ginnasio.

In molte scuole (dal Panetti al Santarella) i genitori hanno ancora qualche ora di tempo per decidere, ma è difficile prevedere grandi scostamenti rispetto a una tendenza comune e generalizzata.

L'istituto tecnologico e liceo delle scienze applicate Marconi Hack raggiunge quota 80 per cento dei ragazzi a casa, al tecnico economico Lenoci il biennio sarà presente per metà, il triennio solo per il 20 per cento. Il tecnico economico e liceo linguistico Giulio Cesare ha comunque previsto una rotazione in tre gruppi per le classi più numerose. "In presenza avremo l'8 per cento - fa i conti la dirigente Giovanna Piacente - ma la situazione è assolutamente varia. Ci sono classi numerose, con 23 studenti presenti su 28, nelle quali formeremo piccoli gruppi per evitare affollamenti".


È preoccupata Paola Petruzzelli, preside dell'alberghiero Majorana, che avrà otto studenti su dieci a casa. "L'ordinanza prevede soltanto la possibilità, e non l'obbligo, di fare i laboratori a scuola - racconta - quindi i genitori non vogliono mandare i ragazzi per le attività pratiche. Stiamo facendo un danno incredibile a questa generazione, stanno perdendo conoscenza e competenze, e stiamo mettendo a rischio le nostre più preziose iniziative come la mensa per i bisognosi".

Contro la scuola on demand si mobilitano Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal, Fgu Gilda, Anief e Anp Puglia, che hanno inviato ai 635 consigli d'istituto delle scuole pugliesi un ordine del giorno per chiedere la cessazione delle ordinanze regionali e recuperare un rientro in classe in presenza in sicurezza.