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Did, i sindacati ai dirigenti: “La scuola non è un parcheggio, opponiamoci”

PUGLIA- “La conferenza è l’emblema di una mobilitazione compatta che vogliamo intraprendere, insieme ad un appello che lanciamo alle scuole, affinché la Regione Puglia si attenga al Dpcm senza l’aggiunta di ordinanze regionali”. A prendere la parola, in apertura di una conferenza congiunta sul rientro a scuola, è la Cgil. Ma il concetto, ribadito da tutti i sindacati presenti, è lo stesso: “No alla scuola come parcheggio o supermarket. Nella prossima ordinanza regionale un’eventuale conferma della didattica a scelta, anche per gli istituti di scuola superiore, sarebbe inaccettabile”.

Per questo Cgil, Cisl, Snals, Gilda, Anief e Anp lanciano oggi un appello alle scuole: chiedono una presa di posizione forte che rivendichi l’autonomia organizzativa e funzionale dei Consigli d’Istituto, sancita dalla Costituzione. “Le scuole, pur non potendosi sottrarre a quanto disposto dal Governatore, possono e devono alzare la voce – dicono – e la Regione non può non tenerne conto”.

Le preoccupazioni ribadite dai sindacati prendono le mosse da dati aggiornati. Le classi sono letteralmente spaccate a metà, tra didattica a distanza e in presenza. Per le scuole superiori, stando alle richieste di dad già avanzate dalle famiglie attualmente libere di scegliere, in classe rientrerebbe solo il 20% della popolazione studentesca. “Il rischio che la libera scelta acuisca il fenomeno della dispersione scolastica – rimarca la Cgil – è dunque altissimo”.

“Una soluzione tampone – sottolineano poi dal sindacato Cisl – non può trasformarsi in un modus operandi consolidato. A scuola o non si torna, per il rischio ingestibile, oppure si torna nelle modalità sancite dal Governo”.

“Una prima battaglia sul rientro in sicurezza possiamo dire di averla vinta – interviene lo Snals – resta da chiarire la gestione degli ingressi scaglionati e quella dei trasporti, delegata ai prefetti delle varie province. Troppe disparità rischiano di essere generate all’interno di una stessa regione”. Per il sindacato Gilda “La pandemia ha solo messo in evidenza pecche e difficoltà che la scuola vive da anni. La giornata di lunedì sarà un primo banco di prova. La scuola non può essere ridotta ad un capriccio”.

Per Anief “La didattica in presenza è imprescindibile a condizione che siano garantite misure di sicurezza”. Per l’associazione Nazionale presidi “il turbine di disposizioni diverse a livello nazionale e locale accresce ogni giorno di più la confusione, offende la libertà delle scuole e ne calpesta l’autonomia e il lavoro”.

I sindacati, laddove dovessero essere snobbati dalla prossima ordinanza, sono pronti ad azioni di protesta, ma confidano di non dover arrivare a tanto. Assente al tavolo il sindacato Uil che le sue proteste in strada, invece, le porta avanti da settimane. “A differenza degli altri – dice il segretario regionale Verga – noi la didattica integrata non l’abbiamo mai voluta. Per questo nel manifestare noi non nutriamo nessun imbarazzo”.

E.Fio

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