La scuola ha riavviato l'attività in presenza - infanzia, elementare e media - ma il personale chiamato come supplente nell'
organico Covid, quello aggiuntivo predisposto a causa della pandemia,
non ha ancora percepito gli stipendi dei primi due o tre mesi di scuola né è chiaro quando riuscirà a riceverli.
La denuncia arriva da
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato della scuola
Anief, ricordando che a questi insegnanti
non è stata neanche riconosciuta l'indennità specifica corrisposta al personale docente ed ATA di ruolo, perché si tratta di una supplenza breve.
Va ricordato che la
Cassazione ha dato ragione all'Anief ed ai suoi legali, stabilendo che i supplenti brevi hanno diritto a questo salario accessorio, denominato retribuzione professionale docenti o contributo accessorio per il personale ATA. Si parla di
175 euro al mese che, per dieci mesi, equivale a
più di uno stipendio aggiuntivo ed è illegale non corrisponderlo anche ai supplenti brevi.
"L'Anief - ricorda il leader del sindacato - invita tutti i supplenti brevi, assunti anche in organico Covid, a
richiedere questa quota accessoria attraverso dei ricorsi che noi patrociniamo, affinché il diritto al lavoro ed al riconoscimento di una professionalità non venga lesa a causa della durata del contratto".
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