Anief sta presentando in Legge di Bilancio degli
emendamenti che riguardano il
personale dell'organico Covid, istituito proprio per aiutare le scuole a far rispettare il distanziamento sociale.
Organico Covid, rappresentato da 70mila docenti e ATA, che però sembra avere dei diritti in meno, perché
alcuni insegnanti da molti mesi lavorano nelle scuole senza esser pagati. "Abbiamo sollecitato il Ministero che ha promesso di pagare entro il
15 dicembre, - spiega il Presidente del sindacato Marcello Pacifico - ma gli
stipendi non sono comunque uguali a quelli del resto del personale, perché manca una voce specifica, la
retribuzione professionale ai docenti (ORPT si legge nel cedolino) o la
componente individuale accessoria nel caso degli ATA (CIA).
"Si tratta di elementi - sottolinea il sindacalista - che
aumentano la retribuzione di 80-160 euro al mese e per Anief è fondamentale che vengano corrisposti". Per questo motivo il sindacato ha deciso di proporre dei
ricorsi gratuiti, con i propri legali, perché "non devono esistere lavoratori di serie A e di serie B, devono essere tutti trattati allo steso modo, ce lo chiede anche l'Europa".
"Siamo pronti a portare avanti questa nuova battaglia perché
l'organico Covid si trasformi in organico di diritto e perché questi
insegnanti siano pagati come tutti gli altri colleghi che insegnano come supplenti annuali o che sono di ruolo", conclude Pacifico.
"